233. La prima cosa è se un fratello disobbedisce ai comandamenti della casa e persevera nella propria follia e non intende eseguire gli ordini ricevuti; deve essere privato dell’abito e può essere messo in catene; ma se si pente prima che l’abito gli sia stato tolto e non ha causato danno alla casa, sta ai fratelli decidere se privarlo o meno dell’abito. Poiché quando un fratello riceve l’ordine di servire la casa, deve rispondere: «In nome di Dio». E se risponde: «Non lo farò», il commendatore deve convocare senz’altro il capitolo, invitando gli anziani del convento a privarlo dell’abito, poiché ha rifiutato di eseguire un ordine; infatti il primo voto che facciamo è il voto di obbedienza.
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