//
stai leggendo...
Statuti dei commendatori delle terre di Tripoli e Antiochia, Statuti e le istituzioni gerarchiche della casa del Tempio

125 – 129: Statuti dei commendatori delle terre di Tripoli e Antiochia


125. I commendatori delle terre di Tripoli e Antiochia hanno, ciascuno, quattro cavalli e, in luogo di un mulo, un palafreno, un fratello sergente con due cavalli, un diacono con un cavallo, un turcopolo con un cavallo, uno scrivano saraceno con un cavallo e un fante. E all’interno dei loro baliati svolgono, un sua assenza, la funzione del maestro. Dispongono di una tenda circolare, di uno stendardo bicolore e sono accompagnati da un cavaliere, che devono elevare di rango, in modo che sia consentito di viaggiare da una provincia all’altra; e ricevono tanto orzo quanto il maestro. E tutti coloro che risiedono nelle case del Tempio comprese nei loro baliati ricadono sotto la loro autorità, sia in tempo di pace, sia in tempo di guerra; fintantoché restano in carica possono tenere capitolo in caso di assenza del maestro.
126. I commendatori devono fornire ai castelli compresi nei loro baliati cuoio. Frumento, vino, ferro e acciaio, e sergenti che presidino le porte; gli altri approvvigionamenti spettano ai castellani; e se manca loro qualcosa e non hanno mezzi per acquistarla, saranno i commendatori a procurarla o a dare loro il denaro per acquistarla.
127. I maresciallati compresi nei loro baliati ricadono sotto la loro autorità, ed essi devono fornire cibo per i cavalli, muli e mule e tutto l’equipaggiamento necessario, e dare ai fratelli quanto è loro necessario. E se nelle loro provincie non vi sono marescialli, spetta loro fornire l’equipaggiamento ai fratelli, e, in assenza del maresciallo del convento, diramare gli ordini della casa; e se manca loro qualcosa, spetta ai commendatori fornire il foraggio per le stalle; e quanto occorre per la sartoria. E i commendatori possono eleggere o destituire il maresciallo, con il consenso del capitolo provinciale; allo stesso modo, i commendatori possono nominare o destituire i drappieri e i castellani che si trovano nei loro baliati.
128. Tuttavia tali commendatori non possono, quando il maestro è presente, invitare laici o cavalieri secolari, né fare loro doni di grande valore, ma possono ricevere solamente amici o confratelli del Tempio. Né concedere ad alcuno il permesso di sottoporsi a un salasso, di far galoppare cavallo o di giostrare in presenza del maestro, a meno che non sia egli stesso a consentirlo. Né è consentito a tali commendatori di aumentare o diminuire le razioni di orzo; o di utilizzare i cavalli dei fratelli come stalloni, a meno che non siano il maestro e il capitolo a ordinarlo; e se il maestro è assente, possono farlo solo con il consenso dei fratelli del convento, ad eccezione del quarto cavallo che possono utilizzare a loro discrezione come stallone o mantenere a metà razione.
129. Se lo desiderano, i commendatori possono esaminare tesori dei castelli e delle case principali che ricadono sotto la loro autorità, e ispezionare le guarnigioni; ma se desiderano prelevare alcunché, devono farlo con il consenso del commendatore della casa.
E questi commendatori possono donare cavalli, vestiti e tutto ciò che si è detto più sopra a proposito del siniscalco, per il bene della casa. E per ogni giorno che trascorrono in una delle case del Tempio del loro baliato, tre poveri devono condividere il cibo dei fratelli, per amore di Dio. E tali commendatori non possono ordinare nulla a nessuno senza il consenso del maestro. E quando il commendatore di Antiochia si reca in Armenia può portare con sé un fratello cappellano e un altarino.

Discussione

Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Inserisci il tuo indirizzo e-mail per iscriverti a questo blog e ricevere notifiche di nuovi messaggi per e-mail.

Unisciti a 529 altri iscritti

Articoli recenti

Blog Stats

  • 78.615 hits

Statistiche dal 14.11.10