237. La quinta cosa è se un fratello accusa un altro fratello di aver fatto qualcosa che implichi l’espulsione dalla casa; se il fratello che lo accusa non è in grado di provarne la colpevolezza, non può mantenere l’abito, poiché lo ha costretto a implorare pietà dinanzi al capitolo; e se smentisce davanti al capitolo, sta ai fratelli decidere se privarlo o meno dell’abito; e anche se non lo fa comparire dinanzi al capitolo, non potrà avere indietro l’abito, qualunque cosa dica, a meno che non smentisca e desista dall’errore.
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