Un agosto caldo più del solito a Piacenza in quel 1308: due inquisitori papali vagano per la città e la sua provincia e non scherzano affatto, devon mettere sotto torchio i cavalieri templari accusati di eretica pravità.
La casa dell’Ordine dei Templari di Milano sotto il Policlinico
Non so quanti di voi abbiano ultimamente percorso la Via Commenda, e si siano imbattuti, all’altezza dell’incrocio con Via Fanti, in un uno vuoto metropolitano, all’interno della recinzione del Policlinico.
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All’ingresso trovo due signore/ine gentili, quasi sorprese di trovare una famiglia interessata a vistare la mostra.
Paghiamo i biglietti.
Pagati in tre ventotto euro chiedo se al desk si possa prendere una brochure, si ma costa 3 euro – no, grazie, prendo il volantino, gratuito ed entro.
Fonte: newsletter inviata da www.luoghimisteriosi.it
Esclusivo: è stata da poco riscoperta una chiesa templare a Rimini
Ritrovato un luogo testimone di un evento unico al mondo: l’assoluzione dei cavalieri templari nel periodo nero delle persecuzioni Continua a leggere
Un ritrovamento archeologico prova la presenza dei monaci guerrieri, rinvenuto un umile corredo funebre nel Bastiglione orientale
MAURIZIO LUPO
TORINO
Il Monte dei Cappuccini dal 1204 al 1314 fu presidio fortificato dei Cavalieri Templari. Nel vegliare sulla via Francigena, percorsa dai pellegrini diretti a Roma, difendevano un arcaico ponte di legno che già allora valicava il Po. Qui, a nome del Comune e del Vescovo di Torino, riscuotevano il pedaggio per attraversarlo e per navigare in quel tratto fluviale. Un ritrovamento archeologico conferma infine plurime fonti d’archivio».
Il bello della storia, secondo Erodoto che l’ha inventata, è non tanto raccontare dei fatti, cosa che, peraltro lui faceva benissimo, e spesso anche in modo ruffiano, ma indagare, supporre, ricercare come fa un detective nei meandri dei fatti accaduti. Ma il bello, aggiungo io, è che spesso nel districarsi fra testimonianze e documenti, si trovano cose, fatti ed episodi, fortuite, che non si cercavano e che, sono per questo doppiamente gradite. Continua a leggere
Aveva destato clamore, interesse e curiosità a livello nazionale, oggi invece si scopre che è andata distrutta, un’antichissima incisione rupestre sul Monte Ingino nei pressi della Prima Cappelluccia. La rivelazione è stata fatta pochi giorni fa dalla troupe di una televisione satellitare durante le riprese di un documentario a Gubbio. L’incisione era stata rinvenuta nel 2005 dai ricercatori eugubini Mario Farneti e Bruno Bartoletti. Continua a leggere
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La storia
Conoscendo con certezza la natura dell’Ordine dei Cavalieri Templari, si deduce che da Venezia essi si siano sparsi nel Veneto Orientale, seguendo le direttrici delle vie consolari romane. Queste, come per esempio la via Francigena, guidavano i pellegrini del Medioevo verso le mete principali della devozione cristiana di quel tempo: Terrasanta, Roma e San Jago de Compostela il cammino del quale era vigilato dai giovanniti (N.d.R. oggi noti come Cavalieri di Malta).
la ricostruzione del Sigillo dei Templari
Una decina di anni fa, probabilmente nel 2003, un contadino di Giurdignano (nei dintorni di Otranto) durante la ristrutturazione di un vecchio casolare, mentre scrostava un muro malconcio, scoprì una nicchia sigillata. Questa nicchia costruita intenzionalmente e sigillata con cura, rivelò, una volta aperta, il suo sorprendente segreto: essa conteneva un bacile integro, di ceramica smaltata, al cui interno era stato riposto un piccolo libro cartaceo, rivestito da una sovra-copertina di cartapecora. Il contadino afferrò con evidente interesse il libretto ma quando lo sfogliò per leggerne il contenuto questo si sbriciolò, quasi all’istante, trasformandosi in polvere e friabili coriandoli! Evidentemente il contatto repentino con l’ossigeno, dopo secoli d’isolamento dall’aria ambientale, fu la causa dell’immediata, devastante, ossidazione: restò fra le mani dell’uomo la sola sovra-copertina ripiegata, alla guisa di quelle che abitualmente facciamo per i libri scolastici dei nostri figli. La cartapecora o pergamena, una volta stesa, si rivelò essere un antico atto, con tanto di sigillo rosso in cera.
Vernazza – Piccolissimo e prezioso: perché richiama un passato lontano, e chissà quale origine ha. E’ uno stemma in pietra che il fornaio di Vernazza ha ritrovato all’interno del suo forno
Leggi l’articolo completo: La spezia – Nel forno ritrovata una croce templare | Liguria | La Spezia| Il SecoloXIX
(telesanterno.com martedì, 29 marzo 2011) Reca la data del 29 Marzo 1139 la Bolla Omne Datum Optimum con la quale il Papa Innocenzo II ufficializza definitivamente l’Ordine dei Cavalieri Templari,che definivano se stessi “Pauperes commilitones Christi templique Salomis” (Poveri Compagni d’armi di Cristo e del Tempio di Salomone). Il primo nucleo dello stesso Ordine si era formato una ventina di anni prima, per iniziativa spontanea di un gruppo di nove cavalieri (almeno così dice la leggenda) radunati attorno alla figura del fondatore Ugo di Payns, nobile guerriero, originario, secondo le tesi correnti, dell’omonima cittadina della regione francese dello Champagne.
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Qui inizia il prologo della regola del Tempio
1. Ci rivolgiamo in primo luogo a quanti disprezzano profondamente la propria volontà e desiderano, con purezza di cuore, servire il re supremo come cavalieri e indossare, ora e per sempre, con premurosa sollecitudine, la nobilissima armatura dell’obbedienza. E perciò esortiamo voi che avete fin qui condotto la vita dei cavalieri secolari, che non ha la propria causa in Cristo e che avete abbracciato solo a vostro vantaggio, a seguire coloro che Dio, per grazia della sua compassione, ha tratto dalla massa dei dannati e, nella sua grande pietà, ha destinato alla difesa della Santa Chiesa, e vi chiediamo di unirvi a loro, subito e per sempre.
Traduzione della Pergamena di Chinon
Assoluzione degli Alti Dignitari dell’Ordine del Tempio da parte dei Legati Pontifici ASV, A.A., Arm. D 217 – Chinon, 1308 agosto 17-20
In nome di Dio amen. Noi per misericordia divina cardinali preti Berengario del titolo dei Santi Nereo e Achilleo, e Stefano del titolo di San Ciriaco in Termis, e Landolfo, cardinale diacono del titolo di Sant’Angelo, rendiamo noto a chiunque visionerà il presente e pubblico documento quanto segue: dopo che, recentemente, il santissimo padre e nostro signore Clemente, per divina provvidenza sommo pontefice della sacrosanta e universale Chiesa di Roma, a causa di quanto riportato dalla pubblica voce e dalla accesa denuncia dell’illustre re dei Franchi, e di prelati, duchi, conti, baroni e altri nobili e non nobili del medesimo regno di Francia fece istruire un’indagine contro alcuni frati, preti, cavalieri, precettori e sergenti dell’ordine della Milizia del Tempio relativa Continua a leggere
DE LAUDE NOVAE MILITIAE AD MILITES TEMPLI LIBER
S. BERNARDI ABBATIS DE LAUDE NOVAE MILITIAE AD MILITES TEMPLI LIBER
Prologus
Hugoni, militi Christi et magistro militiae Christi, Bernardus Claraevallis solo nomine abbas: bonum certamen certare. Semel, et secundo, et tertio, nisi fallor, petisti a me, Hugo carissime, ut tibi tuisque commilitonibus scriberem exhortationis sermonem, et adversus hostilem tyrannidem, quia lanceam non liceret, stilum vibrarem, asserens vobis non parum fore adiutorii, si quos armis non possum, litteris animarem.
OMNE DATUM OPTIMUM A cura di Filippo Grammauta
La data di fondazione dell’Ordine del Tempio è tutt’ora incerta; alcuni la collocano nel 1118, altri nel 1119, ma la data più probabile dovrebbe essere il 1120.
Forse non è mai esistito un documento che ne attestasse la costituzione e se fosse esistito, con ogni probabilità è andato distrutto assieme all’archivio dell’Ordine, trasferito a Cipro dopo la perdita della Terrasanta, ed incendiato dai Turchi nel 1571. Le fonti disponibili, non sempre pienamente attendibili, non sono ricche di dettagli storicamente accettabili e, spesso, sono tra loro in contrasto.
A Ferrara la tomba di Ugo dei Pagani
(articolo preso da http://www.templarisanbernardo.org)
Quale rapporto ha avuto Ferrara con l’ordine dei Templari? A suscitare questa domanda è stato un articolo, comparso su un inserto di Repubblica del 8 giugno 2006 e scritto a seguito del successo del Codice Da Vinci, che ha rinnovato l’interesse per le vicende di questi Cavalieri medievali. Nell’articolo si dice che le spoglie del fondatore dell’ordine, Ugo Dei Pagani, sono custodite nella chiesa sconsacrata di San Jacopo a Ferrara, nota per la presenza di una misteriosa cripta murata.